"Pronti a contribuire alla riforma dell'educazione continua in medicina"
Battesimo al ministero della Salute per la neonata Associazione dei Provider ECM "Formazione nella Sanità". Il Presidente Simone Colombati ha presentato al ministro della Salute Roberto Speranza scopi ed obiettivi di questa iniziativa, nata con il proposito di partecipare al nuovo corso dell'Educazione Continua in Medicina e di contribuire alla riforma. Il Ministro lo scorso dicembre ha accolto le sollecitazioni provenienti dalle principali rappresentanze del mondo degli operatori sanitari annunciando la necessità di riformare il sistema ECM nel 2020. Attraverso una proroga, tutti gli operatori sanitari potranno mettersi in regola con l'acquisizione dei crediti relativi al triennio 2017-2019 e ai trienni precedenti. "In Italia, sono accreditati 1.128 Provider, di cui 783 rappresentati da Società, Agenzie ed Enti privati e 579 Provider ECM esclusivamente FAD di cui 413 gestite da Società, Agenzie ed Enti privati - spiega Colombati - riteniamo che l'Associazione possa essere un interlocutore importante in questo processo di cambiamento del sistema ECM".
Nell'incontro con il ministro Speranza, il Presidente ha delineato i punti chiave dell'Associazione: contribuire al rinnovamento del sistema ECM collaborando con il governo, le regioni e gli organismi istituzionali nazionali o comunitari; promuovere il miglioramento dei processi formativi adeguandolo alle principali novità tecnologiche e alle ultime metodologie di apprendimento; favorire l'organizzazione di corsi, seminari, congressi, incontri per l'aggiornamento culturale e professionale del comparto; sostenere iniziative per la promozione di strumenti volti a certificare la qualità dei servizi erogati dagli organizzatori di eventi formativi in linea con le direttive europee; sviluppare collaborazioni con società di informatica, servizi multimediali, editoriali, per lo sviluppo tecnologico e funzionale dell'attività di Provider ECM FAD.
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
Commenti